La storia dei regimi molli e delle democrazie più deboli è spesso segnata dal trauma dell'attentato "codardo". Un modo pratico ed immediato per catalizzare l'emotività popolare e compattare quelle scaglie di società che fino all'attimo prima del "colpo d'arma" seguivano con dubbi e distacco le vicissitudini politiche. Paradossalmente quindi, l'attentato subito da Berlusconi, diventerà un boomerang in grado di decapitare le forme più vivaci di avversione all'attuale governo. Colpevoli di aizzare il fuoco d'odio che ha generato l'attentato:
1 Berlusconi diverrà ancor più inarrivabile. Non saranno permessi o tollerati comizi, striscioni, proteste in concomitanza con un convegno del PDL. Le trasmissioni "antipatiche" diverranno sempre di meno, il rischio d'estinzione sempre più insistente. Salutate pure il pertiniano "libero fischio in libera piazza".
2 Attraverso comunicati stampa e TV, ed in perfetto stile "post11settembre" verrà rivangata una dose quotidiana di paura ed apprensione. I portavoce del Governo rammenteranno il rischio giornaliero di nuovi e sempre più gravi attentati.
3 Gli organi di stampa del PDL verranno legittimati ad incentivare ed enfatizzare con propagande eterodosse le politiche di governo. In particolar modo quelle tese a limitare la libertà individuale e di comunicazione. Non per niente, richiamando l'attenzione sui "casi limite", il Ministro Maroni intende legiferare e colpire quella libertà d'informare che oggi resiste senza intermediari e libera dalla supervisione di "garanti". Internet sarà l'ovvio protomartire.
4 Verrà sciolto il freno inibitorio che vincolava i servizi d'informazione pubblica ad una comunicazione pseudocorretta.Il Tg5 di ieri delle 13 è un valido esempio di come un telegiornale nazionale possa trasformarsi nel tritacarne per il piacere e gli interessi elettorali di un unico uomo.
5 Buona fortuna!
martedì | by Stefano Reves S. | attentato berlusconi conseguenze