No, non dovevamo andarcene dall' Iraq!!!
Dall'Iraq Study Group (il panel dei 10 saggi dei due partiti creato dal Congresso), presentato ieri: «La situazione è grave e si sta deteriorando... e se continua a peggiorare c'è il rischio di uno scivolamento verso il caos, che potrebbe portare al collasso del governo iracheno e a una catastrofe umanitaria. I Paesi vicini potrebbero intervenire. La statura globale degli Stati Uniti potrebbe essere ridotta. E (qui ci sarebbe da discutere, nda) gli americani potrebbero diventare più polarizzati.
Allora perché? Perché ce ne siamo andati!? Proprio ora che il nostro contributo sarebbe più che mai necessario. Ora che la morte dei nostri soldati e civili in quel derelitto paese, acquisirebbe una briciola di sensatezza. Ora che sì!, potremmo parlare di eroi, di valori veri.
No!, la scelta di ritirare le truppe a fine 2006, presente nel programma di tutte e due le coalizioni, oggi, con questi documenti, dimostra solo una cosa. Che quella beota invasione ha sempre e solo avuto un fine, un medesimo significato: nessuno.
Nel frattempo i nostri politici e Generali vagabondeggiano per reti nazionali, ripetendo nauseabondi discorsi stonati sulla solidità del nuovo esercito iracheno, sui successi di quello italiano. Sul nulla.
giovedì | by Stefano Reves S.
E miliardi su miliardi spesi per finanziare queste stupide missioni...
E noi paghiamo!