Le pastiche de Societe Generale
"Profumo" d'affari...
E' il 25 gennaio, quando si viene a scoprire tramite le varie agenzie di stampa, che la seconda banca di Francia, Societe Generale, ha scovato una truffa interna, dove, un abile broker ha causato una notevole esposizione, ai danni dell'istituto, sull'indice Euronext scommettendo su future e derivati.
La memoria riporta immediatamente al crack della pregiatissima "Banca della regina", ormai defunta Berings, quando Leeson, un suo operatore, dagli uffici di Singapore causo' perdite di 1,4 miliardi di dollari alla banca, e quindi la conseguente insolvenza, per aver malamente operato sul mercato dei derivati di Hong Kong.
Ma "il rimandare" è un' operazione "automatica" della memoria, non controllata nella sua immediatezza, dalla ragione. Esatto, perchè la ragione , e i successivi rumors, hanno portato alla luce fatti ben piu sconcertanti di una semplice "truffa".
Infatti si apprende ad oggi che, Jerome kerviel, ha operato "indisturbato", fino ad esporre la banca con 50 miliardi di euro, riuscendo ad eludere i controlli inforamtici interni, i controlli dei sistemi di vigilanza interbancari, la Banca Centrale Francese, grazie esclusivamente, alle sue competenze informatiche, accumulate durante gli anni passati nel backoffice di Socgen, proprio nei sistemi di monitoraggio interni.
Stop, un attimo. Puo' essere possibile tutto cio'? Puo' un perfetto mr "x" affossare un banca del genere, solo grazie alle sue capacità informatiche, e per il solo intento di "fare carriera", ovvero dimostrare le sue capacita di trading?? Ovviamente no.
Perchè lentamente viene fuori che l'Euronext aveva ampiamente avvisato il CDA di Socgen della "sproporzionata" esposizione sul mercato dei derivati, inoltre si apprende che la stessa banca abbia importanti affari legati alla crisi dei subprimes americani(denunciata esposizione per 2 mld).
Quindi si potrebbe pensare che la perdita di 5 miliardi di euro imputata a Kerviel, sia in realtà un toppa, un anzi un tappo, per non evidenziare quanto la Socgen sia coinvolta nella crisi americana, tale da far avere ripercussioni anche sul mercato europeo, che fino ad oggi è indicato da tutti come sano, o meglio, toccato solo marginalmente dal marasma USA.
Ma puntualmente Kerviel ammette di non essere stato il solo a "oscurare" tali operazioni, ma che godevano del benestare di "qualcuno", e soprattutto una banca "esperta in derivati" non puo non accorgersi di un coinvolgimento in Euronext del genere in 2 giorni, perchè per arrivare a tale livello ci vogliono mesi! Il quadro poi assume tinte ancora piu oscure, quando si scopre che un membro del CDA
Robert Day, ha venduto pochi giorni prima dello shock, 90 mln di euro di titoli della stesa Socgen.
Che sia stato un mega-piano, di qualche oscuro dirigente, tramite hedge found, sperduto dei paradisi fiscali, per fare soldi a palate, per poi fare ricadere tutto su un insulso trader interno(e sugli azionisti,ndr)?
Purtroppo difficilmente lo scopriremo, intanto i Manager dopo essersi visti respingere le dimissioni, stanno cercando di rimettere in piedi la banca, che ha accusato forti svalutazioni.
Per questo a Parigi c'è uno strano Profumo nell'aria, probabilmente quel Profumo si chiama Alessandro, l'AD di Unicredit, il colosso italiano, che è in piena campagna acquisti da svalutazioni. Infatti, nonostante le smentite, Profumo è realmente intenzionato ad espandere il suo impero, e dopo aver sondato il terreno USA, per Merril Linch, punta gli occhi su Societe Generale.
Dunque, per i francesi una grossa batosta, in ambito finanziario, per il quale in tanti si muovono su diversi fronti, ma l'impressione è che la partita sia ancora da giocare.
martedì | by domenico