giovedì | by Stefano Reves S. |


Chi non sa, parli...
Ergo,a fccia il politico. Leader dell'incompetenza applicata al tutto. Perché il politico ovunque si intrufola, ma in nulla ha competenze. Una sorta di "speculatore sociale", peggio di un broker, un pochino meglio di uno "stupratore seriale", come recita l'improbabile l'ironia del vecchio Allen. "Un incubo frutto del peggior qualunquista" obietterete. Eppure sfido a dubitare del modo più obiettivo per descrivere la testa del nostro pesciolone incravattato. La remora opportunista che in TV, dalla TV, si lascia credere squalo. E forse persino di fronte all'intimità del proprio specchio s'illude di poter navigare accanto ai cetacei che legiferano sulle sorti del mondo. Ma il suo ruolo è sotto. La sua mansione scaldare il ventre e poco più. "Siamo una nazioncina che si crede un grande stato, ma non lo è". Parole di Cossiga, uno che di ittica se ne intende.
Ma in fondo non è male essere piccoli in un mondo che per gigante ha un anchorman "abbronzato" che parla di povertà, rivolgendosi a uomini con redditi inferiori a 500Mila dollari - poveri accattoni - che ha deriso il suo contendente al trono della casa Bianca accusandolo di non poter scrivere email. Non perché sia un ebete, ma perché anni di sofferta e decorata prigionia in Vietnam hanno compromesso la funzionalità degli arti (a proposito il video è stato rimosso da youtube, casualità?). Colui che - e questa per ora è l'ultima - parla di dialogo con l'islam e tutto il medio oriente, ma che giusto un paio di giorni fa ha festeggiato con quei quei fuochi d'artificio, orgoglio dello yuessey Army, il 37° (trentasettesimo) bombardamento sul Pakistan. Tanti auguri.