giovedì | by Stefano Reves S. | ,


Tempi di bassa lega

L’Italia vista dagli USA non esiste più, è un magma incomprensibile, ma fa ancora tenerezza. Fra politici e diplomatici c’è una barzelletta fatta di una sola parola che fa scoppiare tutti a ridere in modo sfrenato, incontrollabile, con le lacrime agli occhi, e quella parola è ”Berlusconi”.

Basta il nome. Per causa sua sono stato umiliato ovunque, umiliato il mio Paese, umiliato il nome ancora decente e molto amato dell’Italia. E questo accade anche se Berlusconi, colpito in questi due mesi dalle mazzate che si è chiamate tutte da solo con la sola forza della sua gigantesca imprudenza arrogante dovuta alla presunzione di essere considerato un ragazzaccio irresistibile cui tutto è concesso, non ha poi fatto tanto male.

Al G8 ha fatto benino, ce l’ha messa tutta: non ha ficcato un dito nel culo della Merkel, non ha strizzato le palle a Obama, non ha fatto le corna a Sarkozy, non ha dato una gomitata nello stomaco a Barroso e non ha detto “che ti farei” a una signora che passava per strada.[...] Berlusconi è un segno dei tempi e sono tempi di bassa lega.

Paolo Guzzanti