Pillole di ''Controcultura''
NE UCCIDE PIU' LA LINGUA CHE LA SPADA
Perchè quella banda di brutta gente per lo più ladra, ex fascista (ex?) quando non spudoratamente razzista (Bossi) malamente riciclata (vedi Fini e Fiuggi) insieme al suo megalomane tirannello mediatico paranoico si mette insieme e prende il potere, finisce come sapete che è finita. Ma se il nano malefico, come ora, finalmente lo chiamano almeno in internet si mette a chiamare i magistrati come li chiama (rossi e fuori di testa) la Confcommercio, gli ordini professionali, i partiti tutti come li chiama, insomma, tutti rossi con le mani sporche del sangue di cento miioni di morti, non riesci a capire perchè l'altra parte, quella che nella nostra pubblicità domenicale sul Manifesto (vedetela in pag. 3) abbiamo chiamato' il fratacchione democristiano e i suoi ipocriti pasticcioni con la coda di paglia' non provano nemmeno a chiamare l'altro campo con il nome che tecnicamente gli compete: una masnada di pericolosi ed illegali fascisti. Ci hanno lasciato letteralmente soli a gridare al regime (con il nostro libro NEL PAESE DI BERLUSCONIA) e solo nell'ultimo anno è uscita qualche parola come piuma leggera, nel teatro mediatico osceno. Se rossi eran tutte le persone civili, neri erano, oltre che imbroglioni, massacratori della Costituzione e clericofascisti, Perchè non l'hanno mai detto? perchè? Perchè mentre LUI strilla le sinistre (fino al Bertinotti al chachemire e fino alla moglie di D'alema che stringe la mano a Gelli) mormorano sommesse giaculatorie idiote sul loro esser capaci di governare... Insomma, è scontro tra clericofascisti che gridano come ossessi sui media per smuovere la trista Italia degli ignoranti rimasti mentre loro, cattocomunisti che fanno finta di essere statisti col birignao, tutti ipocriti e perbenino per raccattare il voto dell'ultimo borghesino, rischiano addirittura di perdere.
Se succede, io emigro, giuro.
Il Collettivo Malatempora
martedì | by Stefano Reves S.
QUOTO!
Pronto ad emigrare entro fine anno se non cambia qualcosa in meglio.SUL SERIO.
UMBERTO GOTTI