venerdì | by Stefano Reves S. | , , , , , ,


Oggi storia contemporanea
Quei furbacchioni della Silicon Valley

E' la storia di Bill Gates e Steve Jobs. O se volete di Steve Jobs e Bill Gates. Ma anche di Steve Ballmer e Wozniak. Quattro amici che volevano cambiare il mondo, nonostante al bar preferissero lo scantinato di casa. Sappiamo tutti come andò a finire: missione compiuta. Molti però non conoscono i reali risvolti che portarono Gates e Jobs a diventare due tra gli uomini più ricchi e potenti al mondo. Il film ha infatti un grande pregio: evita di mitizzare due personaggi troppo spesso imporporati da stampa ed ingiustamente idealizzati da giovani per nulla preparati sulle reali vicende che portarono alle nascite di Apple e Microsoft. Sciacallaggi, furti, compromessi diplomatici, pugnalate. Più che inventore del personal computer, Jobs è l'ideatore della pirateria moderna. Gates la "mantide" che gli stacca la testa dopo averlo sedotto. Un lungometraggio che forse non chiarisce abbastanza sulla cattiveria innata, sull'avida speculazione dei due personaggi, ma che incuriosisce ed invita ad indagare. DOS è davvero un prodotto MS? I comandi grafici, intuitivi ed accattivanti sono frutto della genialità di Jobs? Ed il mouse è davvero un'invenzione Apple? La risposta a tutte queste domande è una sola ed è NO. A tal proposito mi torna in mente una discussione che tenni con Gabriele De Luca. Era il 2006 e lo scrittore aveva già pubblicato un curioso libro dal titolo Microsoft Monstrum.