L'arte del Giornalismo
Dopo intense giornate, meglio settimane, consumate tra logoranti studi, tediose prove, dedicate ad infiniti tentativi ormai nauseabondi di realizzare un sito personale, il mio sito personale!, quello con i miei disegni, layout, collegamenti, (qualcun altro preferirebbe con il mio microfono, le mie luci, la mia gente) tutti unici e personalissimi, alla fine ho detto basta! Basta a file editabili che si auto-editano senza il mio consenso, a codici .fts ed estensioni .asp enigmatici anche per i rispettivi creatori. Ho deciso di passare (temporaneamente!) ad un Blog-server gratuito, che mi consenta, anche se in maniera fin troppo immobile, impersonale, ed ahimè invisibile, di condividere il mio mondo con l’universo intero, almeno fino a ché non avrò ultimato la mia chimera ufficiale.
Ma quale è l’ ikigai(いきがい), il motivo che mi spinge a concretizzare e condividere i miei pensieri?
Ma quale è l’ ikigai(いきがい), il motivo che mi spinge a concretizzare e condividere i miei pensieri?
E’ questa farragine di eventi, informazioni, opinioni, che teleguidate da quell’ immenso quanto sconclusionato pastiche mediatico, sembrano essere in grado di render partecipe la gente e cosciente il mondo intero della sua effettiva consistenza. Sembrano riuscire ad informarci di tutto (e di più), delle cose apparentemente futili, di argomenti che mai ci avrebbero interessato, se non ci fosse stato il miracoloso intervento della scatolina magica. Quella televisione, che ipnotizza gli spiriti dei più gonzi ed attanaglia i corpi dei presunti savi, che sempre più ci informa ed al contempo disinforma, che si introduce, anzi si intrude sempre più ammorbante nelle nostre vite, nelle nostre menti, , travisandone idee ed ideali; con i suoi baracconisti, sostenuti dai sempre presenti intrallazzatori politici, che prontamente ci offrono immancabili panzane, perennemente sature di mistificazioni, e verità, pardon falsità, surrettizie.
In questo caos capzioso, cercherò di proporre il fatto nudo, così come l’avrò raccolto, senza tener conto di distinzioni di bandiere o di credo, svincolandomi dagli pseudo-baluardi di verità e giustizia, che i biscazzieri di turno si arrogano il diritto di difendere e propugnare ,quasi credessero personalmente che sotto il doppiopetto fotogenico, ci sia una vera fonte di purezza e sincerità, ma che sappiamo tutti, in fondo è sempre uguale: amara, ipocrita, mai altruista e veritiera, sempre opportunista. Perché nel mondo globalizzato, tra Trust incontrollabili, tra politici, giornalisti, editori, vili e presuntuosi non c’è spazio per raccontare ciò che riguarda personalmente, ma solo per ciò che interessa e non ci considera direttamente. Io proverò a smuovere qualcosa, a raccontare gli eventi come un’apolide, senza persone da appoggiare o dottrine da difendere bravamente, Proverò ad affidarmi all’ultimo spiraglio di concreta libertà, personale ed intellettuale: Internet, la vera Casa delle Libertà.
In questo caos capzioso, cercherò di proporre il fatto nudo, così come l’avrò raccolto, senza tener conto di distinzioni di bandiere o di credo, svincolandomi dagli pseudo-baluardi di verità e giustizia, che i biscazzieri di turno si arrogano il diritto di difendere e propugnare ,quasi credessero personalmente che sotto il doppiopetto fotogenico, ci sia una vera fonte di purezza e sincerità, ma che sappiamo tutti, in fondo è sempre uguale: amara, ipocrita, mai altruista e veritiera, sempre opportunista. Perché nel mondo globalizzato, tra Trust incontrollabili, tra politici, giornalisti, editori, vili e presuntuosi non c’è spazio per raccontare ciò che riguarda personalmente, ma solo per ciò che interessa e non ci considera direttamente. Io proverò a smuovere qualcosa, a raccontare gli eventi come un’apolide, senza persone da appoggiare o dottrine da difendere bravamente, Proverò ad affidarmi all’ultimo spiraglio di concreta libertà, personale ed intellettuale: Internet, la vera Casa delle Libertà.
Stefano Reves Spalluto
Tutto il mio lavoro sarà dedicato ad Alex, uno dei più cari amici che abbia mai avuto, e che l'infame destino ci ha portato via crudelmente.
Ma na tin propr nu caxx da fè? :-) Invece di predicarti su un blog perchè non pagi qualcosa da bere da Ugo? :D
Scherzi a parte, ottimo lavoro. Sino a qualche mese fa gestivo anch'io un blog, ma con tutt'altra filosofia. Dategli uno sguardo se volete: sgamatore.splinder.com
Per motivi di tempo non l'ho più aggiornato, ma chissà se prima o poi non finiscano anche le vostre conoscenti lì? :-)
Ciao Stè!
Ci sono due tipi di blog: quelli aperti per parlare di sè - la grande maggioranza, purtropppo - e quelli aperti per parlare degli altri. Dalla partenza mi sembra che il tuo sia del secondo tipo. Tanti auguri.
Massimo Mazzucco
(Il fondo nero però mi affatica molto, e non credo di essere l'unico. Magari chiedi in giro, per conferma).
bravo
Ti bronzo in faccia
uè bastard complimenti x il sito ogni tanto però fatti vedere! by rico allentato84 ps. ultras liberi!
E' in assoluto il sito fai-da-te più intelligente che mi sia mai capitato di visitare. Apprezzo soprattutto due aspetti: il feroce odio nei confronti di tutto ciò che contenga un minimo barlume di ipocrisia e l'apertura mentale che traspare da ogni singolo articolo e che purtroppo è una caratteristica tanto essenziale quanto rara. Marco Paolini definirebbe questo sito un sito "civile".
Ciao mi chiamo daniele! sono entrato nel tuo blog un po per caso, passando per un commento lasciato sul blog di Beppe Grillo. Senti pure io ho un blog "aperto agli altri" al quale mi sto dedicando. Non avendo capacità giornalistiche mi limito a proporre un tema sperando poi nasca una discussione costruttiva. Ho 20 anni e mi accorgo che la stragrande maggioranza dei ragazzi della mia età non prova nessun interesse sulle cose che ci riguardano in prima persona. Volevo proporti una specie di collaborazione.
Ciao a tutti, sono fiducioso che ancora esistano persone che ripudiano l'ipocrisia, la falsità, l'opportunismo anche ai minimi termini perchè a crescere non ha problemi. Un pò come il lato oscuro di STARWARS la forza è la via. Come direbbe Joda, difficile è.... Mi trovo Blog filtrati, post fasulli, tutti che si nascondono dietro a nomi di fantasia. Questo è il problema, bla bla bla fino a quando non ti chiedono di verificare chi sei... Le proprie opinioni valgono se sostenute, non scritte su un muro di notte... Ho scritto anche all'assistenza del Blog di Beppe Grillo per sapere come mai l'identità sul suo Blog (che dovrebbe essere autenticata, il modo mi sfugge ma così non è) è un'altro bla bla. Scrivo il mio post -> mai pubblicato, perchè? Non si sa, almeno non Io. Non imputo a lui la cosa però a chi posso chiedere? Anche questa banale risposta (richiesta) non arriva... Il problema è che siamo pochi. Troppo pochi siamo ed anche quei pochi..... Il resto al prossimo post nella prossima pausa.... Forza Stefano. Qualcuno ha detto che chi esprime quel che pensa e lotta in ciò in cui crede di solito si ritrova da solo.... Voglio profondamente credere che si sbagli e di grosso. Ciao.
Roberto Braghero
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salute!
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Scoop Giornalistico: la Professione, L'etica e la Morale
di Giacomo Monta na
Ci sono professioni che fanno vibrare di entusiasmo, questo perché ti riportano a quel grande sentimento che un tempo stimolava ed entusiasmava l'azione dei Padri, ma oggi il giornalismo non si fa così. Viene tutto filtrato, manipolato, in parte censurato. Il resto non viene neppure presentato e così via dicendo. Oggi la passione, lo slancio e il sacrificio delle imprese, nella impostazione e nella scelta degli argomenti, non può più tendere all'omaggio verso i valori tradizionali della missione del giornalista e del relativo potenziamento del suo vero talento. Il vero naturale e brillante professionista della carta stampata è completamente scomparso. Oggi lo Scoop viene ricercato di tipo facile, quello che serva a qualcuno e che non dispiaccia a molti. L'importante è documentare un fatto e più grave è, meglio è. Se per esempio viene segnalato alla Stampa un pericolo ove vi è a rischio l'incolumità di qualcuno, questo non viene assolutamente preso in considerazione. Ma se quel rischio causa un morto, allora come mosche sullo sterco, sono tutti attenti e all'opera per stilare un articolo. La sindrome della NON PREVENZIONE oggi è arrivata a contagiare anche i giornalisti. Tuttavia ciò accade non per colpa loro, ma per un sempre più marcio sistema, che lentamente col tempo e su questo sentiero non risparmierà nessuno. A quanto pare non importa più se il significato essenziale di un articolo non volge verso una profonda intonazione sociale ed etica, che aiuta, piace e avvince. Non interessano i momenti interminabili, fondamentali e tremendi della vicenda umana, né tanto meno l'angoscioso dramma di una vittima innocente di un'ingiustizia, di uno strapotere, di un delitto. E' un florilegio di paradossi e di errori. Il buon senso a questo punto viene disintegrato dalla filosofia degli affari, sia economici che politici. E' un modo di pensare che viene instillato ai giornalisti da chi ha il potere economico o politico. Ogni volta che però viene represso il buon senso a qualcuno, si uccide una parte di quella persona, di quel padre di famiglia, di quel professionista. Voi mi direte: “che significa reprimere il buon senso?” Significa accecare la coscienza, stordirla, ammutolirla, sopprimendo il potere interiore, in due parole, schiavizzando l'individuo. L'essere umano viene ridotto a merce da utilizzare a proprio piacimento. Il professionista viene trattato come un animale, da cui si deve trarre utilità, potere e profitto, anche se il prezzo che deve pagare sul piano umano e psicologico è enorme. Senza entrare oltre nel merito di questa questione e contestualmente ai probabili relativi danni alla salute che nel tempo potrebbero verificarsi, ricordo solo la necessità di dovere sapere e di considerare l'uomo e i suoi disagi, come prodotto trasformato dalla organizzazione sociale nella quale viene inserito. Chiunque abbia compreso voglia comprendere con rigore ed empatia a che livello decadente di società siamo approdati, inoltrandosi nel campo delle relazioni di aiuto e di ripristino della vera umanità, sempre più calpestata e danneggiata dal profitto sfrenato e criminale. Sono dell'idea che persone divenute gravi vittime dell'arroganza del potere, debbano avere voce e che non è ammissibile sotto ogni profilo mantenere di nascosto sempre più danneggiata, emarginata e umiliata una vittima del crimine.
Chi volesse vedere un esempio di che cosa si arriva mostruosamente a censurare per oltre un decennio dalla Stampa, legga e veda le prove documentali dei crimini impuniti ai danni di una donna innocente dipendente della Pubblica Amministrazione: un ospedale. Per constatare di persona visiti i sottostanti links.
http://sisu.leonardo.it
http://www.mobbing-sisu.com/cronaca_documentata_asl.php
http://www.mobbing-sisu.com/cronaca_documentata.php
Cordiali saluti. Giacomo
ciao pompinella,ti mando un caldo bacio con risukkio.perfavore pubblicalo sulla repubblica.anonimo veneziano
SUICIDIO PER TIMORE DI UNA MALATTIA O ALTRO?
di Giacomo Montana
Oggi si sente dire che si è rimasti presi da choc per il suicidio compiuto col gesto tragico di un avvocato. Purtroppo se si osserva la questione generale da vicino, di motivi per essere presi da choc ce ne sono a fiumi, solo che si preferisce tacerli, ignorarli, beffarli! Si dice che il suicida forse temeva una malattia, si trova una supposizione per tutto, ma mai che ci sia sempre una lunga sequela di fattori, cause e concause che generalmente si sommano in un essere umano, prima del gesto estremo chiamato suicidio.
Anche un avvocato per il lavoro che svolge vede scandali, politica corrotta e corruttibile, lussuria, avidità, imbrogli, ferocia, efferatezza di giudici tra apparati pittoreschi delle varie correnti politiche, che per ciò che fanno sono tutto e il contrario di tutto al tempo stesso. Sono impulsi che pesano anche sulle spalle di chi li ascolta, viene a conoscere i protagonisti, sa più di quanto può dire per il segreto che lo lega alla professione di avvocato.
Tutti fatti e persone che improvvisamente appaiono sorprendenti, sia nella forma che nella sostanza. Sono pesi che col tempo senti sulle spalle e ti chiedi: dov’è finita l’umanità, la giustizia, la religione. Dov’è finita la vita più naturale, quella fisica, intellettuale e morale?
Quando si vede annientare verità e Giustizia, con una forza del sistema al servizio di fuorilegge con la maschera da persone per bene, si vede lo snaturamento della legge, nonché trasformare l’espropriazione in diritto e la legittima difesa in disturbo, in modo da potere discriminare, denigrare e presto insabbiare quello che fa comodo a qualcuno.
La giustizia oggi è simile a una brezza marina: si solleva, si fa vedere assemblando con sé una frescura e un profumo incredibile, una bellezza estatica, ma poi il fuoco della vergogna te la fa vedere come fosse un miraggio del deserto, mentre improvvisamente ti dolgono le inaspettate “scottature”.
Comprendi molto bene che quando il diritto individuale può essere impunemente violato da qualcuno, sino all’espropriazione legale, le regole dall’esterno non ti saranno mai più di nessun aiuto, devi fingere, nascondere, tacere, fuorviare scottanti verità, per rimanere seduto in quella stessa poltrona che il mondo della politica ti permette di mantenere, senza che tu venga rovinato e distrutto a cominciare dalla professione. Devi soggiacere all’ignominia di dovere sopportare di vedere annientare identici diritti dei nostri fratelli, venendo eluso il Diritto.
Sai che se vuoi ricominciare a vivere non dovresti curarti delle regole ambigue, fatte per imbrogliare le persone oneste, la gente che spera in te, che ti apre il suo cuore, ti sorride con tutta l’anima e la ricchezza interiore, che ti si accende dentro, la comprensione. Eppure devi tuttavia sopprimerla, perché sei uno dei prigionieri del sistema.
Oggi gli schiavi sono ovunque, anche dove non lo immagineresti mai. Molti di essi vivono obbedendo a qualcuno, ma lontani dalla strada maestra dei maestri delle religioni come per esempio Gesù che diceva: sono la via, la verità e la vita, o Buddha che dice: sii una luce per te stesso. Seguendo tali Maestri la libertà ci farà divenire sempre più consapevoli, cambiando la nostra oscurità in luce e la moralità in vita eterna.
Ci sono invece persone che si costruiscono un codice morale che li porta ad essere grandi moralisti, puritani, etc., ma non sanno che pur facendo ciò che è giusto, il loro comportamento è imposto e non spontaneo. E’ una facciata: non nasce dal loro essere ma da un’imposizione.
Sono convinto che fino a quando non ci si toglierà di torno la rogna e la lebbra delle falsità e delle ipocrisie, non potremmo creare una luce dentro il nostro essere, quella luce che avevamo quando eravamo bambini e che ci hanno fatto spegnere, per farci restare sempre degli schiavi da dominare. Condurre un buon tenore di vita e avere un lavoro sicuro non sono tutto per l’uomo, presto ti accorgi che c’è qualcosa che ti manca e che c’è molto è da dovere rifare.
La legge usata per fini perversi e sviata dal suo naturale fine per far piacere a qualcuno del mondo della politica, in cuor tuo non lo accetti, se sei una luce per te stesso. Non può dare pace vedere applicare la legge per perseguire un fine completamente opposto!
Per saperne di più come esempio trasparente di fatti e prove di ingiustizie, di criminalità, di impunità e di conseguenti torture psico-fisiche nascoste addirittura da un ospedale, sino a spingere a gesti estremi una donna nata in Veneto (Auronzo di Cadore), si possono visitare i seguenti Blog:
http://sisu.leonardo.it
http://agimurad.splinder.com
e il sito:
http://www.mobbing-sisu.com
SUICIDIO PER TIMORE DI UNA MALATTIA O ALTRO?
di Giacomo Montana
Oggi si sente dire che si è rimasti presi da choc per il suicidio compiuto col gesto tragico di un avvocato. Purtroppo se si osserva la questione generale da vicino, di motivi per essere presi da choc ce ne sono a fiumi, solo che si preferisce tacerli, ignorarli, beffarli! Si dice che il suicida forse temeva una malattia, si trova una supposizione per tutto, ma mai che ci sia sempre una lunga sequela di fattori, cause e concause che generalmente si sommano in un essere umano, prima del gesto estremo chiamato suicidio.
Anche un avvocato per il lavoro che svolge vede scandali, politica corrotta e corruttibile, lussuria, avidità, imbrogli, ferocia, efferatezza di giudici tra apparati pittoreschi delle varie correnti politiche, che per ciò che fanno sono tutto e il contrario di tutto al tempo stesso. Sono impulsi che pesano anche sulle spalle di chi li ascolta, viene a conoscere i protagonisti, sa più di quanto può dire per il segreto che lo lega alla professione di avvocato.
Tutti fatti e persone che improvvisamente appaiono sorprendenti, sia nella forma che nella sostanza. Sono pesi che col tempo senti sulle spalle e ti chiedi: dov’è finita l’umanità, la giustizia, la religione. Dov’è finita la vita più naturale, quella fisica, intellettuale e morale?
Quando si vede annientare verità e Giustizia, con una forza del sistema al servizio di fuorilegge con la maschera da persone per bene, si vede lo snaturamento della legge, nonché trasformare l’espropriazione in diritto e la legittima difesa in disturbo, in modo da potere discriminare, denigrare e presto insabbiare quello che fa comodo a qualcuno.
La giustizia oggi è simile a una brezza marina: si solleva, si fa vedere assemblando con sé una frescura e un profumo incredibile, una bellezza estatica, ma poi il fuoco della vergogna te la fa vedere come fosse un miraggio del deserto, mentre improvvisamente ti dolgono le inaspettate “scottature”.
Comprendi molto bene che quando il diritto individuale può essere impunemente violato da qualcuno, sino all’espropriazione legale, le regole dall’esterno non ti saranno mai più di nessun aiuto, devi fingere, nascondere, tacere, fuorviare scottanti verità, per rimanere seduto in quella stessa poltrona che il mondo della politica ti permette di mantenere, senza che tu venga rovinato e distrutto a cominciare dalla professione. Devi soggiacere all’ignominia di dovere sopportare di vedere annientare identici diritti dei nostri fratelli, venendo eluso il Diritto.
Sai che se vuoi ricominciare a vivere non dovresti curarti delle regole ambigue, fatte per imbrogliare le persone oneste, la gente che spera in te, che ti apre il suo cuore, ti sorride con tutta l’anima e la ricchezza interiore, che ti si accende dentro, la comprensione. Eppure devi tuttavia sopprimerla, perché sei uno dei prigionieri del sistema.
Oggi gli schiavi sono ovunque, anche dove non lo immagineresti mai. Molti di essi vivono obbedendo a qualcuno, ma lontani dalla strada maestra dei maestri delle religioni come per esempio Gesù che diceva: sono la via, la verità e la vita, o Buddha che dice: sii una luce per te stesso. Seguendo tali Maestri la libertà ci farà divenire sempre più consapevoli, cambiando la nostra oscurità in luce e la moralità in vita eterna.
Ci sono invece persone che si costruiscono un codice morale che li porta ad essere grandi moralisti, puritani, etc., ma non sanno che pur facendo ciò che è giusto, il loro comportamento è imposto e non spontaneo. E’ una facciata: non nasce dal loro essere ma da un’imposizione.
Sono convinto che fino a quando non ci si toglierà di torno la rogna e la lebbra delle falsità e delle ipocrisie, non potremmo creare una luce dentro il nostro essere, quella luce che avevamo quando eravamo bambini e che ci hanno fatto spegnere, per farci restare sempre degli schiavi da dominare. Condurre un buon tenore di vita e avere un lavoro sicuro non sono tutto per l’uomo, presto ti accorgi che c’è qualcosa che ti manca e che c’è molto è da dovere rifare.
La legge usata per fini perversi e sviata dal suo naturale fine per far piacere a qualcuno del mondo della politica, in cuor tuo non lo accetti, se sei una luce per te stesso. Non può dare pace vedere applicare la legge per perseguire un fine completamente opposto!
Per saperne di più come esempio trasparente di fatti e prove di ingiustizie, di criminalità, di impunità e di conseguenti torture psico-fisiche nascoste addirittura da un ospedale, sino a spingere a gesti estremi una donna nata in Veneto (Auronzo di Cadore), si possono visitare i seguenti Blog:
http://sisu.leonardo.it
http://agimurad.splinder.com
e il sito:
http://www.mobbing-sisu.com