lunedì | by Stefano Reves S.



Le sementi del nuovo Iraq

La costituzione ed i provvedimenti Statunitensi per favorire la politica economica Irachena sono straordinari, non finiranno mai di stupirmi.
Basti leggere l'Order 81: con il pretesto di aiutare l'Iraq a camminare con le proprie gambe, gli Stati Uniti stanno riconvertendo il sistema agricolo tradizionale del paese in un apparato corporativo stile americano. La nuova legge vieta la conservazione e il riuso delle "nuove varietà" registrate da aziende, in altre parole: l’ordinanza 81 applica di fatto all’agricoltura irachena, in maniera molto restrittiva, la legislazione dei brevetti sulle specie vegetali.
Di norma, infatti, il registro delle "nuove" specie veniva applicato nel mondo con la salvaguardia del cosiddetto privilegio del contadino, cioè il diritto di conservare e riusare le sementi utilizzando per questo scopo parte del proprio raccolto. In Iraq, invece, questo "privilegio" è stato cancellato!
Le corporations ringraziano
Fonti Repubblica, theecologist


One Response to “ ”

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  1. Anonimo says:

    da notare che il comunicato stampa del Quartier Generale del Comando Statunitense afferma: "Forze Multi-Nazionali stanno attualmente piantando le sementi per il futuro dell'agricoltura nella Provincia del Ninevah".Si certo...come no,
    sicuramente la produzione in iraq è crollata ma già nel 1997 l'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) scoprì che: "I raccolti ... rimangono bassi a causa della scarsa preparazione del terreno, dovuta a una mancanza di macchinari, basso uso di input produttivi, una qualità del suolo e strumenti di irrigazione in deterioramento" e che "La fauna è diminuita enormemente a causa di gravi carenze di cibo e vaccini durante gli anni dell'embargo". Probabilmente meno interessata a puntare il dito sulla guerra, la FAO vede le deprivazioni dell'agricoltura irachena come il risultato della mancanza di macchinari e fattori produttivi, essi stessi mancanti a causa della penuria "durante gli anni dell'embargo".