mercoledì | by Stefano Reves S.


La risposta di Berlusconi e del suo partito "ricorda una repubblica dell'Asia centrale". E a questo punto "i leader mondiali dovrebbero cominciare a prendere le distanze da un uomo simile".

Giornali e telegiornali di tutto il mondo continuano a seguire gli sviluppi del caso, riportando bollettini sullo stato di salute di Berlusconi e le conseguenze politiche dell'attacco. L'Independent nota che l'aggressore rischia una pena di cinque anni di carcere per il suo gesto e scrive che le statuine del Duomo di Milano, del tipo usato da Massimo Tartaglia per colpire Berlusconi, "si vendono più in fretta del panettone e sono addirittura esaurite in certe bancarelle del centro" nel capoluogo lombardo. Il Times pubblica invece una riproduzione di una statuina di Berlusconi sanguinante col volto tumefatto, rimarcando che va a ruba a Napoli e in altre città, dove alcuni la mettono fra le statuine del presepe.

Il francese Le Monde parla di "isteria" del dibattito politico italiano e scrive che "la statuetta lanciata al volto del Cavaliere a Milano somiglia molto al temuto epilogo di una lunga stagione di odio". Dopo aver analizzato la situazione sul versante dell'opposizione e dei media, il quotidiano definisce quello italiano "un clima da fine regno". E conclude che "Berlusconi ha poche possibilità di ottenere un quarto mandato nel 2013, al termine di quello in corso". Questo perché "debolezza politica, conflitto di interessi, fibrillazioni della maggioranza, esasperazione dell'opposizione, semplificazione del dibattito e saturazione dello spazio mediatico" constituiscono "un cocktail che forse è esploso il 13 dicembre (il giorno dell'aggressione, ndr) portanto a una prima risposta alla domanda che pone Berlusconi: "Perché tanto odio?"".
Rep.