giovedì | by Stefano Reves S. | , , , ,


il Financial Times di oggi propone un'irrinunciabile chicca.
Traduzione mia, commentate voi...
MAMMA MIA x1
Berlusconi is back and so is Silviospeak (titolo originale)

Alle 23 lingue ufficiali della comunità europea bisognerà aggiungerne una 24esima. Il Silviospeak. Si Silvio è tornato, ancora una volta attirando teste e testate da tutta europa. Il futuro premier deve ancora formare un governo ma ha già lasciato in ansia Bruxelles su due questioni. La difesa di un'alitalia improduttiva e la nomina del commissario europeo per l’italia.
L’imprenditore miliardario ha stoppato le voci sulla trattativa Alitalia Airfrance/Klm sostenendo la possibilità di un acquisizione italiana. Il discorso è semplice, se un imprenditore non tira fuori i soldi, la si potrebbe nazionalizzare. Ha coniato un nuovo termine ‘”ziniare”, per descrivere le intimidazioni della Commissione, ansiosa di sapere se alitalia riceverà o meno ulteriori sussidi statali, svantaggiando così la concorrenza.

“Se dovessero continuare ad intimidirci potremmo decidere di statalizzare Alitalia, tramite le Ferrovie dello stato” precisando dopo “E’ una trattativa, non una decisione”.
Alcuni sostengono possa trattarsi di uno scherzo in quanto alle ferrovie mancano le risorse per l’acquisto.
Jacques Barrot, commissario EU ai trasporti, ha espresso dubbi sull' idea di un finanziamento per 300 milioni compilato come sussudio statale. Martedì la Commissione ha stabilito che la nazionalizzazione non sarebbe un problema fino a quando lo stato dovesse pagare il 50.1% di quote alitalia che non possiede a cifre di mercato. Ma data l’assenza di acquirenti stranieri una cifra di mercato sarebbe difficile da quantificare.


Sarà venuto un gran mal di testa a Barroso dopo aver ricevuto la richiesta da parte di Frattini per un prolungamento del permesso fino al 15 Maggio. La campagna elettorale ha rubato tempo, mentre ora attende la nomina a ministro degli esteri. La scorsa settimana Barroso ha riferito che se dovesse dimettersi, l’italia perderebbe una postazione sensibile come è il dicastero della giustizia, importante anche per questioni interne, dove dove verrebbe rimpiazzato da Barrot. Mentre al prossimo commissario italiano dovrebbe toccare il portfolio per i trasporti. Dal quale Rocco Buttiglione, ultima scelta di Berlusconi durante la scorsa legislatura, si ritirò nel 2004 dopo aver offeso il Parlamento Europeo con osservazioni sull’omosessualità e sul ruolo delle donne.
Pazienza per l’Italia ce n’è poca a Bruxelles. E dopo tutto il tempo trascorso con Berlusconi, Frattini farebbe bene a non mettervi più piede.

a domani per l'articolo dall'Economist