sabato | by Stefano Reves S. | , , , ,


il New York Times oggi si interroga sulle...
Tasse all'italiana

Qual è l’atteggiamento della gente nei confronti delle tasse. Gli italiani rispondono con qualcosa del tipo “Perché dovrei pagarle io se nessun altro lo fa?” Nel bel paese l’evasione è talmente comune che categorie come i locatori di appartamenti sono abituate ad imporre due affitti: il primo corrispondente all’ammontare effettivo, il secondo molto più basso, sottoposto ai vincoli amministrativi. Entrambi con il beneplacito delle autorità. Sconcertante.
Ma in settimana, sebbene per poche ore, tutto è venuto a galla per merito di una “tecnologia trasparente” a cui da queste parti non sono abituati. Il Governo Prodi ha infatti diffuso i dati sulla dichiarazione dei redditi per quei 40 milioni di italiani che hanno pagato le tasse nel 2005.
Esito: pagina web immediatamente intasata, cosa che però non ha impedito agli italiani di spiare il reddito del proprio vicino o della celebrità di riferimento.
Alcune associazioni di consumatori hanno elogiato questo esercizio di trasparenza. Da molte altre però aspramente criticato, tanto che il sito è stato chiuso dopo poche ore dalla pubblicazione.
“E’ una follia” “una scelta fatta da imbecilli” “sarà pericolosissimo pagare le tasse adesso”. Questa è la voce di Beppe Grillo, il comico per cui le invettive antigoverno sono diventate comprovato strumento di profitto.
Ma la legge è stata rispettata, almeno secondo Visco.
Il Governo uscente di Prodi in questi due anni ha contribuito ad alleggerire la difficile condizione dell’economia nazionale introducendo nuove tasse, mentre Berlusconi, premier da una settimana, tempo fa disse che gli italiani evadevano le tasse perché alla fine i servizi offerti dallo stato rimanevano comunque carenti, adesso invece decanta abbattimento delle imposte e cancellazione delle leggi truffa.

Sebbene il sito in questione sia stato oscurato, oggi le tabelle sui redditi continuano a circolare in rete, come cereali pronti ad essere macinati da sguardi curiosi, primo passo per l’accettazione della trasparenza.


One Response to “ ”

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  1. Anonimo says:

    Se non fosse che, oltre e vedere il reddito dei VIP, in quei dati ci sono il mio, il tuo, quello dei miei amici e quello dei miei "nemici".

    Io non sono d'accordo sulla circolazione della seconda tipologia di redditi, perchè lo ritengo "ca@@i miei" e non sono felice di sapere che sono a disposizione di tutti, basta avere un programma P2P e li scarichi.

    Questo è il mio punto di vista, per puro egoismo personale forse, ma da fastidio.. e non ho nulla da nascondere, visto che sono dipendente e quindi pago tutto, non posso evadere, neanche volendo.