La storia dei regimi molli e delle democrazie più deboli è spesso segnata dal trauma dell'attentato "codardo". Un modo pratico ed immediato per catalizzare l'emotività popolare e compattare quelle scaglie di società che fino all'attimo prima del "colpo d'arma" seguivano con dubbi e distacco le vicissitudini politiche. Paradossalmente quindi, l'attentato subito da Berlusconi, diventerà un boomerang in grado di decapitare le forme più vivaci di avversione all'attuale governo. Colpevoli di aizzare il fuoco d'odio che ha generato l'attentato:
1 Berlusconi diverrà ancor più inarrivabile. Non saranno permessi o tollerati comizi, striscioni, proteste in concomitanza con un convegno del PDL. Le trasmissioni "antipatiche" diverranno sempre di meno, il rischio d'estinzione sempre più insistente. Salutate pure il pertiniano "libero fischio in libera piazza".
2 Attraverso comunicati stampa e TV, ed in perfetto stile "post11settembre" verrà rivangata una dose quotidiana di paura ed apprensione. I portavoce del Governo rammenteranno il rischio giornaliero di nuovi e sempre più gravi attentati.
3 Gli organi di stampa del PDL verranno legittimati ad incentivare ed enfatizzare con propagande eterodosse le politiche di governo. In particolar modo quelle tese a limitare la libertà individuale e di comunicazione. Non per niente, richiamando l'attenzione sui "casi limite", il Ministro Maroni intende legiferare e colpire quella libertà d'informare che oggi resiste senza intermediari e libera dalla supervisione di "garanti". Internet sarà l'ovvio protomartire.
4 Verrà sciolto il freno inibitorio che vincolava i servizi d'informazione pubblica ad una comunicazione pseudocorretta.Il Tg5 di ieri delle 13 è un valido esempio di come un telegiornale nazionale possa trasformarsi nel tritacarne per il piacere e gli interessi elettorali di un unico uomo.
5 Buona fortuna!
martedì | by Stefano Reves S. | attentato berlusconi conseguenze
io sono davvero depresso, e ho paura, ma non è così per dire.
c'è una base di veridicità in quanto dici, perlomeno a livello di conseguenze logiche. La stretta sulla Rete mi preoccupa
un'analisi più che lucida e scritta come dio comanda.
spero davvero non succeda quello che hai descritto.
riccardo
non credo che sia possibile. lo scenario attuale é gia troppo compromesso per berlusconi, sia all'interno che all'esterno. fosse accaduto all'inizio della legislatura, forse. nella situazione attuale invece, grazie ai passi falsi, agli scandali di tutti i generi, a Fini che ormai quotidianamente rivela la nuditá del re e anche a spazi come questo sulla rete, la debolezza di silvio ha meno argini. inoltre tieni conto del fatto che una faccia spaccata, mediaticamente, é un disastro, comunica sensazioni di sconfitta e di disagio difficili da annullare anche tentando il colpaccio del 'guardate, mi hanno fatto male'. é inutile, l'icona beatifica invulnerabile e sorridente in campo azzurro cielo coi coretti da asilo é incrinata. paradossalmente, se berlusconi si fosse fatto male davvero sarebbe stato meglio per la sua immagine mentre invece la faccia gonfia di uno che ha preso una botta suscita piú ilaritá che compassione, al di lá delle affermazioni di convenienza. poi possono anche dire che ci poteva rimanere secco, ma intanto NON é successo. e infine, non é forse immorale che gli esponenti di governo, teneri difensori della croce e della sacra persona del re, si straccino cosí le vesti (anche se per un atto indubbiamente illecito e deprecabile come l'aggressione al premier) quando poi sputano disprezzo sul sangue di tanta gente che ci viene mostrata picchiata, ferita e sanguinante o addirittura uccisa in carcere e per le strade, tutti indiscriminatamente bollati come delinquenti, drogati, anarcocomunisti sovversivi terroristi hooligan black block ed istigatori ? e che diamine.