Concordato?
Ricorderete sicuramente l’ultima follia presidenziale antecedente il voto: il discorso conclusivo dell’ ‘‘amore nostro’’. Quello che speravamo, no!!! eravamo certi, sarebbe stato le concluant della sua sfolgorante militanza pseudopolitica.
Ma il respiro, ultimo e disperato, del Napoleone disarcionato, ahimè, (ahinoi!), non verrà riecheggiato come il finale, irrancidito concione cui noi stolti disfattisti siamo ormai abituati (nei casi più fortunati anche vaccinati) ma semplicemente come ennesima, impassibile, testimonianza delle sue immense, tautologiche capacità di demonizzare il demonizzabile, e ghermire il ghermibile.
Argomento principe il Concordato. Perché signori, se non lo sapevate, la trotzkista, radicalissima sinistra Prodiana ha un solo obiettivo: annientare definitivamente e radicalmente qualsiasi forma di credo religioso, Imbavagliare il tenero, docile, ormai impoverito, figliuolo (e patrigno) del pensiero democratico moderno: il Clero.
‘‘Ma come possono i Cristiani votare per chi vuole imbavagliare la Chiesa? per chi urla slogan come Vaticano Talebano? Cloro al Clero?’’ Soprattutto quale stato democratico avrebbe intenzione di rimuovere un giustissimo Concordato? Sommariamente queste le dotte argomentazioni dell’ amico Silvio.
Non avrebbe senso abbassarsi a commentare tali vili opportuniste, elettoralistiche, soprattutto a-democratiche cialtronerie. Piuttosto andrebbero ricordate le ben più dignitose, illuminate considerazioni di Gramsci. Argomento sempre lo stesso, Monsieur Arrangement:
Dai ‘‘Quaderni del Carcere’’
Il concordato è il riconoscimento esplicito di una doppia sovranità in uno stesso territorio statale. […] Non nel senso ch'esiste una sovranità statale e una sovranità ecclesiastica, ma nel senso che quest'ultima si esplica in due modi: uno diretto (all'interno dello Stato del Vaticano) e l'altro indiretto (all'interno dello Stato italiano). […]Un concordato non è un comune trattato internazionale: nel concordato si realizza di fatto un'interferenza di sovranità in un solo territorio statale, poiché tutti gli articoli di un concordato si riferiscono ai cittadini di uno solo degli Stati contrattanti, sui quali il potere sovrano di uno Stato esterno giustifica e rivendica determinati diritti e poteri di giurisdizione... […]i concordati intaccano in modo essenziale il carattere di autonomia della sovranità dello Stato moderno.[…] Concordato significa riconoscimento pubblico a una casta di cittadini dello stesso Stato di determinati privilegi politici. La forma non è più quella medievale, ma la sostanza è la stessa. […]La Chiesa non può essere ridotta alla sua forza 'normale' con la confutazione in sede filosofica dei suoi postulati teorici e con le affermazioni platoniche di un'autonomia statale (che non sia militante): ma solo con l'azione pratica quotidiana, con l'esaltazione delle forze umane creatrici in tutta l'area sociale.
Spero la gente sappia con chi concordare veramente.
martedì | by Stefano Reves S.
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