giovedì | by Stefano Reves S.


Solite nuove da Google Zhongguo

"La versione del motore di ricerca Google.com è attualmente bloccata in quasi tutte le province del paese mentre la versione cinese, censurata, Google.cn resta ancora accessibile. Nel frattempo, gli utenti che fanno ricorso ai software concepiti negli Stati Uniti per aggirare la censura on-line fanno sempre più fatica ad utilizzarli. Reporters sans frontières condanna questo filtraggio sistematico e senza precedenti e deplorano il fatto che il 17esimo anniversario del massacro di Tiananmen, lo scorso 4 giugno, abbia coinciso con un ulteriore aumento del controllo da parte delle autorità nei confronti di Internet e dei suoi utilizzatori. Era prevedibile che Google.com sarebbe stato progressivamente soppiantato dalla versione censurata cinese del motore di ricerca, lanciata nel gennaio 2006. Google è allora entrata a far parte del gruppo delle società occidentali che hanno apertamente accettato di piegarsi davanti alla censura governativa del Net cinese. E' molto triste osservare come gli utilizzatori cinesi siano oggi costretti ad affrontare una vera e propria guerra tecnologica contro la censura per riuscire ad accedere ai siti proibiti dalle autorità. Da una settimana, gli utenti di numerose grandi città cinesi fanno sempre più fatica a connettersi alla versione internazionale non censurata di Google. Il 31 maggio, il sito è stato totalmente inaccessibile in tutto il paese. Questa censura web ha in seguito colpito anche Google News, poi i server di posta elettronica Google Mail. Oggi, gli utilizzatori cinesi sono dunque costretti a utilizzare le versioni cinesi e censurate di questi servizi. Inoltre, dallo scorso 24 maggio, le autorità sono riuscite a neutralizzare quasi completamente i software utilizzati dagli utenti per aggirare la censura. Dynapass, Ultrasurf, Freegate e Garden Networks sono usati da circa 100.000 utenti per accedere alle informazioni disponibili sulla Rete mondiale ma bloccate nel Paese. Secondo Bill Xia, dissidente in esilio negli Stati Uniti e creatore di Dynapass, il blocco governativo di questi software non è mai stato così efficace. Xia ha affermato che Pechino si è sicuramente avvalsa di grandi risorse tecnologiche e informatiche per riuscire nel suo intento".

Fonte Reporters senza frontiere, per l'articolo integrale (in inglese) clicca qui.