Qualche tempo fa pubblicai un articolo inerente il tentativo di alcuni teocon di far uscire lo studio delle teorie evoluzionistiche dalle scuole pubbliche. Ebbene l'altro ieri è arrivata la sentenza definitiva, con esito ''inverso'' a quello che i denunciatari si aspettavano.
Il creazionismo non è scienza, vietato nelle scuole americane
Un giudice federale ha deciso che il cosiddetto 'disegno intelligente' non può essere insegnato nelle classi di scienze delle scuole pubbliche negli Stati Uniti. Il verdetto è stato pronunciato ad Harrisburg, capitale della Pennsylvania. Il giudice distrettuale John E. Jones III ha giudicato che il Consiglio scolastico dell'Area di Dover, in Pennsylvania, ha violato la Costituzione decidendo di inserire nei programmi di scienze il 'disegno intelligente', cioè il principio che la vita sulla Terra fu generata da una causa intelligente non identificata. Un principio che mira ad escludere le teorie di Darwin. Otto famiglie fecero causa contro il Consiglio scolastico, che, nelle ultime elezioni, nel novembre scorso, è stato bocciato in blocco: la tesi dei ricorrenti era che il 'disegno intelligente' non è una vera e propria teoria scientifica, ma piuttosto un travestimento del creazionismo biblico che, quindi, viola la separazione costituzionale tra Chiesa e Stato. L'insegnamento sul 'disegno intelligente' venne imposto agli studenti prima di seguire i corsi sull'evoluzione. La dichiarazione da sottoporre agli studenti dice che la teoria di Charles Darwin "non è un fatto" e ha "vuoti" che non sono stati ancora spiegati.
Fonte Repubblica, nella foto una vignetta sarcastica d'epoca
giovedì | by Stefano Reves S.
La teoria di Darwin "ha dei vuoti", e allora?
La Scienza procede per ipotesi, che cerca di dimostrare attraverso FATTI, ma qualche volta i fatti non si trovano.
O per meglio dire, in questo caso non si trovano TUTTI i fatti: il principio della selezione naturale come motore dell'evoluzione delle specie viventi è stato provato più e più volte, il fatto che manchi qualche "anello" per una ricostruzione completa non autorizza a buttare a mare la teoria.
Eppure è in questi "buchi" che si vuole inserire la teoria creazionista (o meglio: Neo-creazionista, quella vecchia è-almeno in apparenza- altra cosa): siccome non è rinvenibile, ad ex, l'intero processo di evoluzione dell'occhio, allora la teoria è monca.
Anzi, si aggiunge, l'occhio, come altri organi ed apparati, è un organismo così complesso che ci deve per forza essere un Essere Intelligente che l'ha creato.
A parte che non c'è proprio questa "perfezione", come ricordano alcuni scenziati americani che, al posto dell'ID (=Intelligent Design) contappongono un altro ID (=Idiot Design): le imperfezioni dell'anatomia umana, ad ex, sono tante che l'eventuale Creatore non ci farebbe una gran figura (pensiamo alla curva vertebrale, o allo spazio per la dentatura, oppure ancora alla presenza dell'appèndice etc..).
A parte questo, ci si chiede, come si fa a postulare un'Intelligenza creativa? Nella Scienza non basta postulare, ma bisogna anche ricercare TRACCE nel reale, altrimenti è solo una bella speculazione metafisica e siamo nella Filosofia.
Quindi:
1)L'Evoluzionismo è una TEORIA,la più valida che abbiamo nel dare un senso alla storia della vita sulla terra, dalle forme più semplici a quelle più complesse; NON è la Verità e non è nemmeno in grado di dare tutte le risposte
2)il Creazionismo, fino ad adesso, è una PURA IPOTESI, in quanto non ha trovato alcuna traccia di ciò che postula.
3)Il Creazionismo è una pura speranza di persone che, non accettando l'eventualità che noi esistiamo PER CASO, si avvale di speculazioni pseudoscientifiche per ristabilire un senso allo smarrimento esistenziale. E sì che ci sono tanti scenziati evoluzionisti che sono anche credenti!
Primus 7413
Questo era il vecchio Creazionismo, prima dell'aggiunta del "Disegno Intelligente"; l'ho messo per far vedere da che gente prende le mosse l'attacco a Darwin. Mi scuso per la lunghezza del pezzo, se vuoi lo puoi inserire a parte.
La teoria dell’evoluzionismo è attaccata in America dai fondamentilisti religiosi, che si autodefiniscono «creazionisti scientifici». Il loro scopo è di costringere le scuole pubbliche ad insegnare che la Bibbia contiene un’alternativa, scientificamente credibile, alle teorie evoluzioniste. I creazionisti scientifici cercano di screditare la teoria dell’evoluzione per il modo con cui essa spiega quella dell’universo, delle galassie, delle stelle e dei pianeti, oltre che della Terra, dei suoi minerali, oceani e continenti ed anche l’evoluzione della vita, delle piante, degli animali, della specie umana e in ultima istanza, ma non meno importante, quella della cultura, ivi incluse la tecnologia, la lingua, l’ organizzazione familiare e politica, la religione e la stessa scienza. Per il fatto che la Costituzione degli Stati proibisce l’insegnamento della Bibbia (o di qualunque altro testo sacro) come religione nelle scuole pubbliche, i creazionisti tentano di aggirare la separazione fra stato e chiesa trasformando i miti, le leggende e le allegorie del libro della Genesi in quelle che essi sostengono essere delle teorie scientifiche: vogliono che la Bibbia sia insegnata come .scienza. Disegni di legge che richiedono o promuovono l’assegnazione di un uguale numero di ore di insegnamento per il creazionismo «scientifiico» in corsi di scienze, sono stati presentati in quasi tutte le legislature di ogni stato (molte sono state dichiarate leggi incostituzionali) .A prescindere dal successo che i creazionisti possono aver avuto nell’ottenere l’approvazione di queste leggi, la loro pressione politica ha prodotto un effetto agghiacciante sugli editori di manuali e sui comitati scolastici, entrambi molto sensibili ai gruppi di pressione unidirezionali. I creazionisti scientifici tendono a raggiungere un preciso scopo: ottenere un egual numero di ore di lezioni scolastiche,presentando l’evoluzionismo come “una teoria, e non un fatto”. Ora, se l’evoluzionismo è una semplice «teoria», perche anche altre non dovrebbero essere insegnate parallelamente ad essa? Ciò è in parte vero: tutti i “fatti”, le “teorie” e le “leggi” scientifici hanno una validità provvisoria e sono soggetti ad essere rivisti in conseguenza di nuove scoperte, quindi non si può negare che l’evoluzionismo sia «una teoria e non un fatto!». Tuttavia le teorie che .gli scienziati insegnano sono state sottoposte a rigorosi controlli e sono sostenute da un maggior numero possibile di prove. La teoria creazionista non è accettabile come scienza, non avendo subito tali accurate verifiche ed essendo contraddetta da un’enorme quantità di testimonianze. A nessuno studente dovrebbe essere proibito studiare teorie scientificamente inattendibili, ma nessun docente dovrebbe essere obbligato ad insegnare tutte quelle screditate ( ci sono ancora persone che credono che la T erra sia piatta: forse che il loro punto di vista dovrebbe essere trattato, per un eguale numero di ore, in un corso di astronomia?). Quali sono le teorie che i creazionisti vogliono imporre agli insegnanti perche le presentino in alternativa all’evoluzionismo? Prima di tutto, essi affermano che l’intero universo, comprese tutte le galassie, le stelle, i pianeti, i minerali, le piante e gli animali è stato creato in 6 giorni di 24 ore ciascuno. Questi 6 giorni di creazione, secondo le loro asserzioni, si collocano verso i 10mila anni fa.Essi affermano anche che i moderni tipi umani e tutte le razze animali estinte, come i dinosauri, un tempo vivevano insieme. Inoltre, secondo la teoria creazionista, una volta tutte le specie mangiavano solo piante e potevano vivere per sempre. Perfino i lupi e le tigri dovevano essere vegetariani, in quelle remotissime epoche, perche nessun animale potesse morire. I creazionisti affermano anche che 8 000 anni fa tutta la Terra in 40 giorni fu ricoperta dalle acque, fino a un’altezza di oltre 5 000 metri. Dopo un anno, tutta quest’ acqua fluì nei bacini oceanici, che prima non esistevano. Tutte le attuali specie animali terrestri furono salvate da questo diluvio perche vennerb prese a bordo di un’imbarcazione di legno, che sopravvisse da sola ai venti e alle onde apocalittici che spazzarono tutto il globo (Godfrey, 1981; McKim, non datato; Morris, 1974°, 1974b). I.creazionisti non dispongono di una consistente serie di prove a sostegno di nessuna .di queste teorie. Per esempio, l’ universo avrebbe solo 10000 anni? Questa è un’affermazione verificabile, ma i creazionisti non posseggono nessun nuovo strumento, né hanno alcun nuovo metodo sistematico di ricerca matematica o empirica per calcolare una simile data. Se ne disponessero, i geologi, gli astronomi, i biologi e gli antropologi di tutto il mondo se ne servirebbero a tempo pieno, invece di impiegare gli strumenti e i metodi che di solito usano. Questi ultimi forniscono costantemente dati cronologici che oscillano fra milioni e miliardi di anni. Mancando di tecniche proprie, i creazionisti cercano di gettare dubbi sulle date fornite da quelle radiometriche, che si basano sulla durata di elementi quali uranio/ piombo, potassio/argon, rubidio/stronzio e carbonio 14/ carbonio 12. Anche se le tarature di questi controlli, quotidianamente eseguiti in centinaia di laboratori in tutto il mondo, avessero un margine d’errore 10, l’universo sarebbe ancora vecchio di milioni di anni, e non di 10000. Uno degli argomenti più convincenti a favore dell’estrema antichità dell’universo è la sua immensa estensione. Poichè la velocità della luce è stata determinata sperimentalmente e lo spazio fra stelle e galassie può essere dedotto dalla formula che rapporta l’oscurità alla distanza, è .chiaro che la luce proveniente da oggetti molto lontani deve aver cominciato il suo viaggio verso la Terra molto prima di 10000 anni fa. Per la verità, la luce proveniente dai corpi più lontani e che attualmente raggiunge la Terra deve aver iniziato a viaggiare miliardi di anni fa. Per negare questa realtà, i creazionisti affermano che1a velocità della.1uce non è stata misurata correttamente. Tuttavia essi non hanno condotto, in proprio, nessun esperimento per confutare quelli, numerosi, che i fisici hanno effettuato allo scopo di determinare la velocità della luce. Altri creazionisti ipotizzano che l’universo sia stato creato con fotoni, provenienti da corpi stellari lontani, già sul posto nel loro viaggio verso la Terra. Insomma, Dio ci avrebbe ingannati, facendoci credere che dei raggi di luce abbiano viaggiato per miliardi di anni, quando, di fatto, la luce non esisteva prima di 10000 anni fa. Questa ipotesi sfida tutte le teorie di base della fisica e dell’astronomia. Inoltre, diversamente da esse, non solo non è verificata, ma non è neanche dimostrabile (se si parte dal presupposto che non c’ è alcuna relazione tra luce, spazio e tempo, non si può usare nessuna prova che comporti la loro misurazione per dimostrare che la teoria è sbagliata). (CONTINUA)
primus7413 Il Diluvio 11:57
25/02/2003
Il Diluvio
Secondo l'Istituto per la Ricerca Creazionista, al momento della creazione i bacini oceanici non esistevano e la Terra era meno estesa e ad un livello inferiore rispetto ad oggi. Si suppone che la maggior parte dell’acqua del globo fosse contenuta in una «volta celeste» di vapore, nell’atmosfera superiore, e in bacini sotterranei. Il diluvio iniziò a causa dell’eruzione vulcanica delle acque sotterranee, che provocarono turbolenza nell ‘ atmosfera e infransero la volta celeste contenente l’acqua». Quasi tutti gli animali terrestri morirono, le creature uccise dal diluvio furono poi trascinate nelle depressioni, seppellite da sedimenti e fossilizzate. Le prime furono gli organismi che vivevano sul fon- do del mare, molluschi ed altri invertebrati; poi vennero sepolti i pesci, quindi gli anfibi e i rettili (perche vivevano in «zone più elevate») ed infine, i mammiferi e gli uccelli ( «grazie alla loro maggiore capacità di movimento»). Gli ultimi a morire furono gli esseri umani (in effetti, essi vennero raramente sepolti dai sedimenti e giacquero, invece, sul terreno, dove i loro corpi si decomposero prima ancora di fossilizzarsi: ciò spiega perche ci sono poche ossa umane fossili insieme a quelle di animali estinti). Inoltre, le creature più piccole e più leggere morirono dovunque per prime e furono sepolte più profondamente, mentre si ritiene che quelle più forti e più grandi vennero seolte nelle zone di sedimentazione più elevate. Di conseguenza, il diluvio produsse l’ordine generale dei fossili negli strati geologici, dal semplice al complesso e dal piccolo al grande, con gli esseri umani in cima. I creazionisti affermano che è questa stratificazione che il mondo scientifico ha confuso con una prova dell’evoluzione. Il periodo del diluvio termina con le acque che defluiscono in bacini oceani- ci di nuova formazione, dopo di che la T erra è ripopolata dalle piante, dagli animali terrestri e dalla gente sopravvissuti a bordo dell’imbarcazione di Noè. Tutta questa ricostruzione è stata messa insieme in spregio alle leggi fisiche e biologiche e sfidando le regole elementari della logica. Non c’è alcuna prova fisica, di alcun tipo, dell’esistenza della volta celeste di vapore acqueo pre- diluvio, nessuna ragione geofisica perche gli ipotetici bacini sotterranei avrebbero dovuto, all’improvviso, eruttare simultaneamente in tutta la Terra e nessun processo geofisico conosciuto che possa spiegare l’improwisa formazione di bacini oceanici in cui le acque diluviali sarebbero opportunamente confluite esattamente alla fine di un anno. Inoltre, gli strati. geologici contengono numerose formazioni che non potrebbero realisticamente essere state prodotte da violente acque diluviali: ad esempio, i deserti di arenaria, con depositi salini, forniscono l’indicazione complessiva di essere frutto non di diluvi, ma dell’evaporazione di antichi laghi; strati successivi di scogliere coralline intatte, ognuna delle quali avrebbe richiesto decine di migliaia di anni di limpide, calme acque per formarsi; intere foreste di alberi fossilizzati in piedi, dritti come fusi, perche furono sepolti non da violenti diluvi, ma da successivi depositi di cenere vulcanica, uno strato dopo l’altro e uno sull’altro. Tuttavia queste obiezioni impallidiscono davanti allo stupefacente tentativo di spiegare in modo esauriente il fatto che gli strati più profondi contengono le forme più semplici di vita, cioè che, di solito, i fossili vertebrati compaiono sopra gli invertebrati, gli anfibi sui pesci, i rettili sugli anfibi, i mammiferi sui rettili e via dicendo. Perche i mammiferi terrestri avrebbero dovuto sopravvivere ai 40 giorni di pioggia diluviante meglio degli squali, i cui reperti fossili sono rinvenuti per primi, ben più in profondità di quelli dei mammiferi? Lo stesso vale per i rettili fossili, compresi i dinosauri acquatici e i giganteschi coccodrilli e tartarughe. Come avrebbero potuto sopravvivere i mammiferi terrestri, che arrancavano con difficoltà lungo i pendii delle montagne più alte ( contro torrenti di acqua bollente e salmastra che scrosciava su di loro), mentre gli squali, i dinosauri e i coccodrilli erano annegati e sprofondati ed erano stati seppelliti? La teoria evoluzionista non incontra, ovviamente, alcuna difficoltà a spiegare le rispettive posizioni di invertebrati, pesci, rettili, mammiferi ed esseri umani negli strati geologici della Terra -ovvero la successione secondo la quale si sono evoluti.
primus7413 Le prove.. 11:59
25/02/2003
Le prove..
Di quali prove dispongono i creazionisti scientifici a sostegno dell’ipotetica coesistenza dei moderni tipi umani con specie da lungo tempo estinte, quali i dinosauri? Essi hanno girato dei film e scritto dei libri sulle cosiddette «orme umane» e «tracce umane» trovate nel fiume Paluxy, vicino Glen Rose, nel T exas {Morris, 1980; Taylor, 1973). Tali orme e tracce sono i risultati fantasiosi di chi vuole credere che le proprie illusioni siano vere. A seguito di indagini sul campo, condotte da un gruppo di antropologi {Godfrey e Cole, 1985), il film creazionista Orme nella pietra, ampiamente diffuso, è stato ritirato dalla circolazione {Taylor, 1985) e si è riconosciuto che «alcune impronte classificate un tempo come umane presentano caratteristiche completamente diverse, ovvero quelle delle orme di dinosauro e non d’uomo {Morris, 1985, p. II). C’è anche il problema di come gli esemplari di tutte le creature terrestri esistenti potessero essere stipati a bordo di un’imbarcazione di legno, nutriti e curati per un intero anno, durante il quale violentissimi uragani e giganteschi maremoti devastarono inesorabilmente tutto il pianeta e fecero annegare o, comunque, uccisero ogni altro essere vivente. Owiamente, qui non vi può essere alcuna spiegazione naturale per la progettazione, la costruzione e le prestazioni dell’imbarcazione di Noè, visto che la zoologia creazionista pretende che milioni di specie terrestri siano scampate al diluvio, in qualche modo, e siano vissute per ripopolare la Terra. È chiaro che, a prescindere dal successo con cui i creazionisti sono riusciti a conciliare i fossili del diluvio con le epoche geologiche, ci vorrebbe un miracolo per spiegare la sopravvivenza della vita animale terrestre, così come sarebbero necessari altri miracoli per motivare l’inizio del diluvio e il deflusso delle acque in bacini oceanici creati per l’occasione. Le teorie che dipendono da miracoli non possono essere verificate e perciò non sono accettabili come teorie scientifiche. Analogamente, secondo i creazionisti, ad un dato momento la gente che prima aveva parlato la stessa lingua cominciò improvvisamente ad esprimersi in idiomi reciprocamente incomprensibili. Inoltre, i creazionisti sostengono che questa incomprensibilità fu la causa dell’emigrazione dei popoli dalla loro terra d’origine verso distanti zone del pianeta, ma non vi è nessuna prova che testimoni tale avvenimento; anzi, esso è contraddetto da tutto ciò che si conosce sulla storia delle lingue: la scienza della linguistica storica ha pazientemente ricostruito le forme più antiche delle maggiori famiglie linguistiche del globo. Le lingue che osserviamo oggi si sono gradualmente evolute da queste remote protolingue, con un ritmo che richiede molte generazioni di divergenti mutamenti fonetici e di ristrutturazione grammaticale, provocati da separazioni geografiche e da dispersioni. Si tratta di un processo che è stato studiato e documentato in modo approfondito con l’ aiuto di materiali scritti. I creazionisti sostengono anche che l’ Antica Età della Pietra non è durata 2 milioni di anni (o più), come affermano gli archeologi, ma solo 3 000, a partire dalla dispersione provocata dalla Torre di Babele fino alla ricomparsa di civiltà avanzate al di fuori del Medio Oriente. Non viene fornita nessuna prova a sostegno di questa teoria e, anzi, i creazionisti asseriscono che se l’Antica Età della Pietra fosse durata un milione di anni, la popolazione mondiale sarebbe molto più numerosa di quanto non sia oggi. Essi dicono che «è assolutamente incredibile che ci siano state 25 000 generazioni di esseri umani, da cui risulta una popolazione di soli 3 miliardi e mezzo», dal momento che la famiglia media «doveva avere almeno 2,5 figli». Una ricca letteratura antropologica dimostra però che le popolazioni preistoriche mantennero dei livelli demografici molto bassi, grazie alla continenza sessuale, all’aborto, all’allattamento prolungato e a forme dirette e indirette di infanticidio. Di conseguenza, non c’ è motivo perche la famiglia media dovesse avere almeno 2,5 figli che vivevano fino all’età della riproduzione. Inoltre, la teoria creazionista, secondo la quale tutte le civiltà possono essere ricondotte al Medio Oriente, ignora le più importanti scoperte archeologiche del XX secolo, cioè il fatto che le società-stato precolombiane del Messico e del Perù si sono evolute da comunità di base di cacciatori e raccoglitori, indipendentemente da rilevanti influenze del Vecchio Mondo. Gli archeologi hanno trovato gradualmente prove dei metodi con cui piante ed animali originari dell’ America e ignoti nel Nuovo Mondo, quali i lama, gli alpaca, i porcellini d’India, le patate, la manioca, il granturco e l’ amaranto, sono stati addomesticati ed inseriti nelle culture preistoriche indigene americane. Furono queste piante e questi animali a fornire l’energia-cibo di base necessaria per l’evoluzione dei gruppi in villaggi, dei villaggi in domìni, dei domìni in stati e degli stati negli imperi dell’ America precolombiana.
primus7413 Conclusioni (sagge!) 12:00
25/02/2003
Conclusioni (sagge!)
Alla fine del secolo scorso, eminenti filosofi, teologi e scienziati riuscirono a stabilire una tregua nella guerra tra scienza e religione che aveva infuriato fin da quando Giordano Bruno era stato bruciato sul rogo per aver detto, nel XVI secolo, che la Terra non era il centro dell’universo. Scienziati e teologi di varie fedi religiose hanno finito con l’ accettare l’idea che non c’era alcun motivo di conflitto tra di loro, fin tanto che non fossero state presentate come teorie scientifiche le credenze religiose che la scienza non poteva verificare empiricamente. Da allora in poi, persone di profonda convinzione religiosa hanno trovato perfettamente compatibile con la loro fede in Dio, Cristo, Krishna, Allah e con la loro credenza nel paradiso e nell’immortalità, l’accettazione di teorie scientifiche di base sulle origini e sull’evoluzione della Terra, della vita, dell’umanità e della cultura. Inoltre, degli scienziati, alcuni dei quali condividono la stessa fede, hanno trovato egualmente compatibile con la loro ricerca evitare del tutto attacchi scientifici a1l’ essenza, non empiricamente verificabile, delle odierne religioni mondiali. Tuttavia, se i creazionisti insistono nel mettere in discussione il nucleo evoluzionista della scienza moderna, quest’ultima non ha altra scelta che combattere la stessa anima religiosa del creazionismo. Marvin Harris "Antropologia Culturale", Zanichelli Editore ed. 2000, pp 35-41.
Primus 7413
Non conoscevo questo testo del professor Harris, per chi non lo sapesse fondatore del neo-evoluzionismo. Leggendo i pochi passi però ho notato qualche particolare che lo scenziato (per chi ha seguito il processo andrebbe bene anche il termine teorico)ha omesso non so quanto volutamente: puntando sulla ''malafede'' dei creazionisti ad esempio sostiene che essi teorizzino un pianisfero dalla geometrica piana. E' errore comune infatti ritenere che secondo le teorie medioevali la terra fosse piatta, cosa vera solo in parte, anche perché la Bibbia non fa mai riferimenti diretti alle dimensioni, alla forma e soprattutto alla collogazione spaziale di ''Gaia''. Inoltre secondo i creazionisti, se non erro, la terra avrebbe circa 6.000 anni, cosa ampiamente ed esaurientemente smentita, quindi non 10.000.
Dopo questa doverosa affermazione, è sempre giusto ricordare, cosa che tra l'altro è stata correttamente fatta durante tutto il processo, che la Scienza è solo un mezzo per interpretare la realtà, al massimo emularla, ma non sarà mai la sua immagine perfettamente riflessa in uno specchio, di conseguenza qualsiasi teoria per quanto valida possa apparire, non lascia spazio a verità assiomatiche.
Ah, pensavo che Marvin Harris fosse "solo" un antropologo (infatti è il testo su cui ho sostenuto l'esame di Antropologia Culturale), non propriamente il fondatore del Neo-Evoluzionismo.
Grazie per l'informazione:-)
Non mi pare che i Creazionisti si spingano fino al punto di dire che la Terra è piatta, Harris faceva solo un esempio estremo per far capire il concetto: ognuno è libero di credere a ciò che vuole e studiare qualsiasi teoria scintifica, anche la più erronea.
Ma perchè insegnarla nelle scuole?
Ed infatti la TEORIA scientifica, per essere tale, è sottoposta a verifiche ben precise, principio a cui i Creazionisti (almeno da quanto risulta qui) non hanno mai voluto attenersi.
Nè i Creazionisti del passato, nè i loro epigoni, visto che non c'è alcuna traccia di un' Entità Intelligente di cui è possibile dimostrare l'esistenza.
Questa Entità rimane una pura ipotesi, finora.
E poi spandono fumo negli occhi, quando parlano della Scienza come VERITA': la Scienza si considerava tale durante l'Illuminismo o il Positivismo, non certo ora.
Quando non è cialtroneria accademica, il deificare la Scienza è, secondo me, solo un proiettare il proprio atteggiamento di ricerca di verità assolute su chi questa ricerca non si è mai sognato di farla; la stessa proiezione dell'esimio Ratzinger contro i relativisti, accusati di vagheggiare l'Assoluto, come i dogmatici, solo che nel loro caso è un assoluto relativista e non dogmatico: ma questo lo facevano i Sofisti, non lo fanno di certo i laici avveduti.
Primus 7413
Non sarà stato il fondatore però ha contribuito prinicpalmente allo sviluppo di suddette teorie.