giovedì | by Stefano Reves S.


Aspettando un Politico di parte
Vedremo caro Di Pietro..., vedremo

Gentile Presidente ,
L' inveterata ipocrisia, l' incoerenza, a volte la completa assurdità, che i nostri bacchettoni di turno, alias i nostri rappresentanti politici, ci stanno facendo assaporare ormai da tempi immemorabili, sembrano avere un unico effetto (positivo?) sui comuni cittadini: endemicamente li spingono a mutare in perfetti apolitici, forse ultima tappa prima che lo stadio finale della metamorfosi sia completetato, e li trasformi in pericolosi apolidi. Lontani dal loro stesso mondo, passivi a qualsiasi decisione li riguardi, giusta o sbagliata essa sia.
D'altronde è giusto usare ancora termini, forse da sempre astratti, come Destra o Sinistra? Non è stata la sinistra a volere la guerra in Vietnam?, a partecipare ad azioni militari nei Balcani?, non è stata la destra spagnola a volere per primi i Pacs? At last, but not the least, non è stato il caro Romano (suo consocio) ad osteggiare qualsiasi possibile revisione del Concordato? Queste sono solo alcune reminescenze, corse per la mente in via estemporanea, ma potrei continuare per ore.
Non mi tacci Presidente di esser uno di quei necrofili, o (come preferite) cacciatori di funghi, quali gli spacciatori di Identità, di quelli ne abbiamo già molti e direi che siano abbastanza autosufficienti.
Piuttosto mi guardi come una persona che attende una sola risposta da lei, una risposta ferrea e decisa. Una risposta che si chiama Coerenza.

Lei con chi sta?

Gentile Steven

Prima di tutto io sto con Antonio Di Pietro, con la mia storia e con i miei valori. Poi sto con la gente onesta, e ce n'è tanta mi creda, che si è stufata dei furbetti.
Infine politicamente sto con il centro-sinistra perché correre da soli in questa campagna elettorale era troppo rischioso. Non potevamo permetterci di rimanere come nel 2001 fuori dal Parlamento per il problema degli sbarramenti.
Il Paese ha bisogno dell'Italia dei Valori, e, può immaginarlo, Di Pietro non poteva di certo allearsi con il signor Berlusconi, o no?


Un saluto cordiale

Antonio Di Pietro


One Response to “ ”

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  1. Nicolò says:

    Una cosa è certa, ed è confermata dallo stesso di pietro. Il punto che accomuna l'Unione non è nè economico nè sociale, forse il nome giusto per questa coalizione sarebbe stato:

    "Uniti contro Berlusconi"

    Che in sè non è un male, ma si rischia di dimenticarsi che innanzitutto ci dovrebbe essere un programma, e non 281 pagine di demagogia.